Il Libraio – Una famiglia ipocrita, un’adolescenza difficile, la religione sullo sfondo

Una famiglia ipocrita, un’adolescenza difficile, la religione sullo sfondo
di Eleonora Mazzoni | 27.09.2015

GLI IPOCRITI - Eleonora MazzoniPensi di conoscere le persone, poi ti accorgi che di loro non sai nulla, dice Manu, la figlia adolescente protagonista de Gli ipocriti. Le cose non sono quelle che sembrano: è da questa idea che nasce il romanzo. Gli esseri umani contengono una zona segreta, che spesso hanno paura di rivelare persino ai familiari o agli amici più intimi, a volte persino a se stessi. E di cose che si ha paura di rivelare persino a se stessi ogni uomo perbene ne accumula abbastanza. Cioè anzi: tanto più una persona è perbene, tante più ne ha. Lo diceva Dostoevskij ne Le memorie dal sottosuolo. La questione diventa ancora più complessa quando si appartiene a un movimento cattolico, carismatico e integralista, che porta chi vi aderisce a fare i conti con un codice di comportamento rigido, ben codificato, autoritario. A differenza del mondo protestante che, privo del sacramento della confessione, è stato costretto a fare i conti con l’uomo così com’è, non come dovrebbe essere, alimentando un pragmatismo fluido capace di correggere gli eccessi di idealità, la morale della Chiesa cattolica è intransigente e fissa, forse come nessun’altra religione al mondo. Diventa allora difficile non essere ipocriti, così come risulta facile essere assolti per i propri peccati. Ma può accadere che eventi imprevisti ci permettano di intravedere il nostro e altrui volto, senza maschere. Affiora così la verità. Amedeo si svela a Manu, sua figlia. Manu a se stessa. E anche Amedeo alla fine del romanzo riconosce: A lungo sono stato per me stesso la cosa più lontana. Ricorda il re Davide nella Bibbia, che fa l’amore con Betsabea, nonostante sia la moglie del suo soldato Uria e, quando la mette incinta, cerca la scappatoia della dissimulazione, facendo tornare Uria dalla guerra e cercando di convincerlo a passare la notte con la moglie. Ma il piano non riesce. Uria è leale e non vuole infrangere la regola dell’astinenza sessuale prima di una guerra santa. Allora Davide manda Uria in prima linea, perché muoia. E’ un’azione scellerata di cui Davide non coglie la gravità. Solo nel momento in cui il profeta Natan gli racconta la storia dell’uomo ricco che durante un banchetto uccide l’unica pecora dell’uomo povero, Davide esclama: Quest’uomo merita di morire. E Natan gli risponde: Quest’uomo sei tu. E’ un brusco risveglio. Un nuovo punto di partenza, forse. Perché la felicità nasce lontano dalle bugie, e Manu lo sa. Anche se lei è disposta a barattare un pezzetto di verità in cambio di un posto sicuro.

L’AUTRICE E IL LIBRO – E’ in libreria Gli ipocriti (Chiarelettere), il nuovo romanzo di Eleonora Mazzoni (scrittrice e attrice): l’inautenticità del mondo degli adulti e dei loro valori attraverso il racconto di un’adolescente. La trama? Manu ha quindici anni e mezzo e fa parte, insieme ai genitori, di un gruppo cattolico carismatico e intransigente che a volte le va stretto, ma è sempre meglio del mondo che c’è fuori. Manu non è come molte sue coetanee, che sanno cosa vogliono e come si fa a stare con i ragazzi. Lei no. Un pomeriggio apre un cassetto di suo padre e trova una confezione di preservativi. Comincia allora a spiarlo, scoprendo la sua vita segreta. Manu smette di credere nelle parole vuote di don Ettore, negli insegnamenti finti di suo padre Amedeo, nelle impacciate dimostrazioni d’affetto della madre Sara, nel rovinoso tentativo d’amore con Sam. Meglio l’irriverenza della sorella Valeria o la superficialità simpatica e sgangherata della compagna di classe Linda. Soprattutto quando un evento imprevisto rimescola ulteriormente le carte…

FONTE : http://www.illibraio.it/ipocrisia-famiglia-religione-253107/

No Comments

Post a Comment